giovedì 15 gennaio 2015

Rispondendo alle vostre domande...

Buona sera a tutti! Avevo lasciato qualche giorno, in questo post, fa la possibilità di farmi qualche domanda. Perciò, eccomi qui a rispondere.


1. Da dov'è uscito fuori il nome del college?
Da tutto e da niente si potrebbe dire. Stavo progettando la trama e mi serviva un nome che avesse a che fare con la storia, che fosse d'impatto e realistico. E che stesse bene con "college" e "institute" xD In quel periodo, io e la mia migliore amica eravamo fissate con l'attore che interpreta Cal nel film Titanic. E credendo che il nome del suo personaggio fosse Caleb, quando abbiamo scoperto che in realtà era Caledon ci siamo rimaste di sasso. E così ho usato quel nome per il college e, di conseguenza, per altri dettagli riguardanti la storia.

2. Per curiosità volevo sapere dove prendi le immagini che usi per il tuo profilo: di solito una ragazza vestita graziosamente con i capelli scuri e lunghi. Non si vede mai il viso: sei tu? Se non sei tu è sempre la stessa o cambia?
No, non sono propriamente io. Non amo mettere le mie foto su Facebook, chi mi segue su Instagram sa che faccia ho e anche coloro che hanno il mio profilo privato, poiché faccio la condivisione. Ma non pubblico mai direttamente su Facebook, poiché non tutela le immagini, cosa che IG fa, purché il proprietario tenga il profilo chiuso e privato (come ce l'ho io). Le immagini che utilizzo per la mia pagina autrice o per i miei social, come Google o Twitter o Tumblr, sono immagini trovare grazie a Bing o Google-Immagini. La ragazza non è mai la stessa, almeno non credo, e non metto mai il viso perché le ispiro a me: per il fisico o il modo di vestire, piuttosto che per i capelli o il maglione che indossa. Una sorta di rappresentazione di chi sono.

3. Dopo aver concluso la trilogia "Different Worlds" cosa pensi di scrivere e pubblicare? Violet Soul, Shattered? Autoconclusivi, duologie (ma si scriverà così?), saghe?
Al momento sono molto indecisa sul da farsi. Come avevo già detto anche in pagina, dopo la serie attualmente in corso, vorrei scostarmi un attimo dal genere fantasy. E ho nel cassetto la storia perfetta. Malgrado tutto, molti lettori sanno già che esiste un romanzo, seppur in lenta revisione, a cui tengo molto e che non vedo l'ora di pubblicare. La mia prima idea era rivolgermi alle CE, inviare loro il mio manoscritto e incrociare le dita. Ma non so se lo farò. Vedo così tanti emergenti che aspettano risposte per mesi, invano, e l'idea di "perdere il treno" per nulla mi fa storcere un po' il naso. Ci sono passata anche io. Inoltre, posso dire che l'autopubblicazione è davvero gratificante! Certo, un po' "dispendiosa" e per niente facile, ma pur sempre un grande orgoglio e traguardo personale. Quello che mi ferma dal buttarmi con questa storia è il genere: Paranormal Romance. E sto proprio parlando di Violet Soul - Anime Gemelle.
In queste ultime settimane ci ho pensato molto, riprendendo in mano anche i prequel, tanto per dare un'idea al lettore prima di pubblicare la storia vera e propria. Ma le domande e i dubbi restano. Seguire il filone fantasy, sebbene racchiudano due sottogeneri completamente diversi? Iniziare a pubblicare i prequel, tanto per stuzzicare il lettore e vedere come va? Seguire l'idea del "cambio genere" e lasciare VS per la prossima volta? E non sono ancora riuscita a trovare una risposta a tutte queste domande.
Per quanto riguarda Shattered, che è una storia già ampiamente avviata su Word e di cui dispongo di una bozza dettagliata dei capitoli da scrivere su il mio fidato blocco notes, sono in dubbio. Mi è capitato di leggere un romanzo che la ricorda un po', almeno per alcuni tratti. E visto che non mi piace pubblicare qualcosa che possa far pensare a qualcos'altro, prima di decidere cosa ne sarà di lei, ho intenzione di farla leggere ad una mia lettrice che conosce e ama moltissimo il romanzo letto da poco. Se lei, che è una vera fan di quella storia, concorderà sui punti in comune, probabilmente pubblicherò Shattered amatorialmente, su un blog o sul sito EFP, perché ci ho speso molto e non vorrei mai tenerla nel computer a far nulla.
Non mi faccio problemi per quanto riguarda, invece, romanzi singoli e autoconclusivi o saghe. Diciamo che ne ho per tutti i gusti. Violet Soul sarà una duologia; Shattered e la "storia senza titolo" saranno autoconclusivi. Spazio dappertutto, insomma.

4. E userai sempre il self publishing di Amazon e Youcanprint o sperimenterai qualcos'altro?
Mi piacerebbe sperimentare qualcos'altro. L'on-demand per il cartaceo di Amazon, per esempio xD No, okay, seriamente... Mi piacerebbe, come ho accennato nella risposta precedente, inviare i miei manoscritti alle case editrici e sperare. Incrociare le dita e attendere una bella mail in cui mi viene detto che la trama piace, dove mi viene chiesto di pubblicare per loro. Un sogno che qualsiasi autrice ha, ed io non sono da meno. Quello che mi blocca è il tempo d'attesa che spesso non serve a molto, poiché molte non danno nemmeno risposta negativa né leggono i manoscritti degli emergenti. Con Violet Soul e Underworld mi sono capitate due esperienze completamente diverse, ma per un medesimo motivo. La prima era troppo romantica (almeno nella sua primissima versione, che sarà molto diversa e al tempo stesso molto simile a quella che ho in revisione) mentre la seconda, per i tempi che corrono, era stata ritenuta troppo poco romantica e spinta. E molti editori non se la sentono di rischiare su un'autrice emergente e per di più sconosciuta. Posso anche capirli, almeno in parte. Tuttavia, la mia serie mi piaceva così com'era, e decisi di rifiutare il compromesso e di sbrigarmela da sola. Ed è una cosa che farò sempre. Migliorla mi va bene, ampliare e sistemare, riscrivere parti che non funzionano... ma cambiare una trama, stravolgerla completamente, no.
Sperimenterò sicuramente altro. Almeno ci proverò e, boh, incrociamo le dita!

Per questa sezione di domande è tutto. Proverò a farne almeno una ogni due mesi, tempo e memoria permenttendo xD
Ringrazio chi mi ha posto queste domande e spero che le mie risposte siano state esaustive.
Un abbraccio a tutti,
Samantha M. Swatt

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